Lungo le traiettorie di declino
crollano i ponti tibetani
che scavalcavano gli abissi
con l’illusione di un legame –
insostenibili le loro oscillazioni,
le loro corde ragnatele troppo
fragili contro la severa
legge di caduta dei gravi.
Lungo le traiettorie di declino
crollano i giorni, i mesi, gli anni
delle nostre vite – che invano
hanno cercato di resistere
all’entropia, al richiamo del Nulla.
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