Il vento che romba sui tetti
distrugge tutte le nostre parole
le scaglia contro i vetri
come grandine grossa
per insegnarci una lingua straniera
una lingua più vera,
ventosa e notturna
rigorosa e sfuggente
luminosa e violenta –
parlata da mantice e tasti, scritta
su pentagrammi di note.
Nessun commento:
Posta un commento