venerdì 7 agosto 2015

Quel giorno

Raramente abbandono le mie grotte –
Calipso mi chiamo, la Nascosta
ma il mare quel giorno parlava
una lingua inquieta e perentoria.
Così ho abbandonato il mio riparo
e tra i detriti della mareggiata
ho raccolto un naufrago, mio gemello –
solo, muto, dolente…

La marea l’ha sospinto alle mie grotte,
la marea se lo riprenderà.
Anche quel giorno
sarà un suo dono.

sabato 1 agosto 2015

Osmosi

Calipso
Di corteccia e corallo ero vestita
quando è approdata all'isola la nave:
ne è sceso un marinaio solitario,
lo sguardo d'alga, la voce straniera.
Di corteccia e corallo s'è vestito,
sulla mia isola ha preso dimora:
il mio sguardo s'è fatto d'alga,
la mia voce – straniera.

Ulisse
Di corallo e corteccia era vestita,
tra i capelli la promessa dell’alba.
Il suo sorriso mi è venuto incontro
carico di carezze e di ricordi,
i suoi occhi studiavano i miei occhi,
decifravano il mio segreto oscuro.
Sotto la mia corteccia di corallo
il suo sguardo mi ha riconosciuto –
ho nascosto il suo nome tra i ricordi
dell’alba, tra parole impronunciate.