domenica 18 dicembre 2016

Parole straniere (traduzione)

Uccelli smarriti
tra indecifrabili montagne –
Monviso, Argentera –
Parole straniere
da lontananze siderali –
Inghiottitoi
inghiottiscono
rondini
inghiottiscono
inghiottitoi 

venerdì 16 dicembre 2016

Fremde Worte

Verirrte Vögel
Zwischen unentzifferbaren Berge –
Monviso, Argentera –
Fremde Worte
Aus siderischen Entfernungen –
Schluchten
Schlucken 
Schwalben
Schlucken 
Schluchten

giovedì 1 dicembre 2016

Finalmente

Finalmente è arrivata
la gelida luce d'inverno,
la cristallina purezza dell'aria,
la trasparenza
di un sorriso di brina -

un sorriso distante,
custode di germogli
di giorni più lunghi,
nido di gemme
di primavera.

domenica 13 novembre 2016

Come la musica (tarsia)

Come la musica non si trascrive
ma si traduce si ricrea
cambia forma cambia veste rinasce
scavalca i secoli e rimane sempre
musica d’acqua viva -
così l'amore, così la passione
perde virulenza non profondità
perde violenza non intensità
s’infratta in una tacita
complicità una carezza
di sfuggita - e parlar d’altro
per dirsi: ecco il segno, è ancora
tua vita, sangue tuo nelle mie vene…

sabato 5 novembre 2016

Festa mobile

Larici infuocati risalgono la valle,
rocce in abito bianco
si slanciano nel cielo,
pioppi tremuli palpitano d’oro,
di attese non dette, di segreto.

Eppure nulla muove la montagna
né la turba. Nulla.
Nessun gioco di specchi cambia
il suo inverno con il nostro.

mercoledì 2 novembre 2016

Come l'acqua che cola

Come l’acqua che cola
filtra
segue le pieghe del terreno
sparisce
riaffiora -
così
aderire alla vita,
accogliere l’alba
e il tramonto -
così
filtrare 
gli addii.

sabato 29 ottobre 2016

Ritorno all'ora solare

Domani al risveglio
mi verrà regalata un'ora,
in un giorno di venticinque ore -
un'ora da riempire di quanto
in ventiquatt'ore
non si riesce più a fare.

Un'ora per sentirmi
giovane, per vedermi 
bella, per sorridermi,
un'ora per piacere,
per ridere, 
per scherzare -

un'ora per studiare,
scrivere,
ascoltare -
un'ora per la musica,
l'amicizia,
la montagna...


lunedì 24 ottobre 2016

Comunione

Parlarsi senza parole
nella lingua segreta dei corpi,
cercarsi oltre il muro degli anni
nelle braci di antiche abitudini,
nella comunione delle solitudini,
trovarsi nel gesto della mano
che muove la cenere del desiderio.

martedì 18 ottobre 2016

Desiderio

Vorrei essere l’aria
che accarezza il tuo viso
e si fonde con 
il tuo respiro. 

giovedì 22 settembre 2016

Autunno

S’è rinfrescata l’aria nel giardino,
l’ombra s’è fatta leggera leggera,
ha accarezzato in punta di piedi
le sedie vuote,
le parole non dette –
il suo misterioso sorriso
è riparo, congedo, distacco -
il giardino attende l’inverno.

giovedì 15 settembre 2016

Chiamami

Se ti scordi il mio nome
chiamami con un nome
di nuvola o di montagna,
chiamami con una parola
che accarezzi e risvegli –
inventa nella tua lingua
il tuo nome,
il mio nome.

giovedì 8 settembre 2016

Myrhiàm

Dov’eri
quando partorivo tuo figlio,
il figlio tuo, generato dal tuo seme,
dalla tua carne, dal tuo sangue -
eppure senza di me
non avrebbe mai visto la luce...

Dov’eri
quando avrei voluto sentire
sulla mia pelle le tue carezze,
il tuo bacio sulle mie labbra?

Dove ti nascondevi,
dentro quali paure
e ossessioni,
quali ridicole scuse trovavi
alla tua latitanza?

mercoledì 31 agosto 2016

Come cosa salda

A volte dalle nuvole di piombo
che dimorano sempre nella valle
sporgono il capo le montagne -
sirene di pietra, lo sguardo teso
al mare lontano in cui sprofonda
il loro silenzio,
ignare del brusio
degli umani cammini,
si concedono all’occhio innamorato
di chi si strugge nella lontananza,
trattando l’ombre come cosa salda.

martedì 2 agosto 2016

Frontiera

Che lingua parlavano, Enea e Didone?
Troiano e fenicio di certo.
Ma che lingua parlavano tra loro?
In che lingua lui le ha narrato
l'odissea che l’ha innamorata?
In greco, la lingua nemica?
E lei, gli avrà mai raccontato
della donna fuggita da Tiro,
della sua solitudine infinita?

In latino lui le ha detto alla fine -
me e te intrecciati per l’ultima volta:
«Desine meque tuis incendere teque querellis,
Italiam non sponte sequor». Poi silenzio.
Italia invalicabile frontiera -
come un destino, come una lingua
straniera. 

lunedì 25 luglio 2016

Nel rifugio del silenzio

Montagna, il silenzio
che da te fluisce
fa breccia nel mio cuore
e lo seduce
immedicabilmente.
Montagna, il silenzio
che da te fluisce
mi lambisce
come il bosco la roccia
e mi protegge
come una carezza.
Fioriscono sorrisi leggeri
nel rifugio del silenzio.

venerdì 15 luglio 2016

Non è neve

Non la neve è caduta stanotte
sulle montagne che guardano il mare,
no, non è neve, è il bianco
del lutto profondo, è il bianco del velo
che tutte si son strette intorno al capo,
agli occhi, alle orecchie -
per non sentire l’Argentera piangere,
per non guardare
Nizza gridare…

Nice, Alpes-Maritimes, le 14 juillet 2016

lunedì 20 giugno 2016

Istruzioni per l'uso

Contempla. Ascolta. Taci.
Misura. Confronta. Comprendi.
Nessuno risponde alle tue domande.
Non turbare il silenzio
della montagna
se non con il rumore dei tuoi passi.

sabato 4 giugno 2016

Oblio

Sono stanche stasera le montagne,
hanno freddo, hanno sonno…
Soccorrevoli
si affollano le nuvole
intorno, le abbracciano,
sprimacciano cuscini e li dispongono
a corona, a cascata –
vi abbandonino il capo
in quel morbido il peso
della pietra si sciolga - e le montagne
per una notte dimentichino
di essere montagne

martedì 17 maggio 2016

Recto/verso

Il rovescio della medaglia
non conoscerlo è meglio –
la dolcezza si squaglia,
affiora lo scoglio.

Nessuno è perfetto
e si sta troppo allo stretto,
medaglie schiacciate
e mal illuminate.

Ma senza rovescio, senz’ombra
non c’è spessore né arte,
non c’è sapere né amore –
nessuna medaglia ha valore.

giovedì 5 maggio 2016

Vecchiaia

S’è fermata
per me
la giostra,
ora guardo
gli altri
nella festa
vorticosa.

venerdì 29 aprile 2016

Quel 29 aprile

A perdifiato correvo, correvo
e non avevo ancora cinque anni
quel ventinove aprile,
non avevo mai visto una sfilata –
la gente con bandiere d’ogni tipo
ai balconi, per strada
ma ancor più dietro le persiane –
e tu mamma vedevi solo me
non la festa le lacrime le grida
e urlavi più di tutti, solo a me –
no, mi dicevi, noooooo

venerdì 15 aprile 2016

Empietà

La faccia che indosso ogni mattina,
ogni mattina più spenta e più segnata,
non voglio
che tu la riveda.

I giorni della lontananza
ad uno ad uno
vi sono contati,
incisi nella pelle
che ogni giorno invecchia,
incisi nell’anima
tramortita
dalla crescente
distanza.

Ma empio sarebbe
rivedersi.
                                                        


venerdì 1 aprile 2016

Niente di personale

Niente di personale
ha il vento che si scaglia
contro le nostre storie
e ne svelle le trame
sotterraneamente.

Niente di personale
ha l’acqua che cancella
tutte le nostre tracce
sistematicamente.

Niente di personale
ha la morte che aspetta
il nostro arrivo
ininterrottamente.

E allora perché
ne soffriamo tanto?

venerdì 18 marzo 2016

Fluire

Nelle pieghe dei calanchi
cola una luce grigia,
nel fiume il cielo
lentamente scioglie
nuvole di tufo.

Nelle pieghe della pagina
scorre la vita taciuta,
la penna incide la pena,
l’inchiostro trova
un argine al fluire.

martedì 8 marzo 2016

Amica

Non ci pensavo nemmeno, che “amica”
fosse parola così dolce come
la luce della luna nella notte -
sorella lontana e silenziosa
che non riscalda ma rischiara,
che scompare ma riappare.

Non ci pensavo nemmeno, a una parola
dolce come eco di viola d’amore,
come la neve quando cade piano –
una parola attesa e insperata
come la pioggia nel deserto, come
l’epifania di un fiore fra le rocce.

giovedì 18 febbraio 2016

Dopo il cataclisma

È avvenuto in lontananze siderali,
nel buio segreto dello spazio -
l'abbraccio di due forme di materia
fatte un unico vortice di tenebra,
il battito di un solo cuore -
non pensiero non calore solo abbraccio,
pulsazioni di un unico respiro
che riempie il vuoto
dà senso al tempo -
impercettibili increspature
di felicità.

domenica 14 febbraio 2016

Mare

Imprimi il tuo ritmo
alla mia vita,
il ritmo crescente delle tue onde
sempre più ampie, più alte, più tese –
parole e silenzi
assenze e arrivi
incontri e attese…
Cullami nel ritmo della tua vita,
modellami come l’argilla del vasaio –
dammi la voce delle tue onde
la forma del tuo respiro
la passione incessante
degli opposti…

domenica 7 febbraio 2016

Marguareis, Alpi Liguri, gennaio 2016

Quali spettri hanno lasciato le impronte
sul ghiaccio alla base del Marguareis?
Forse è il mio leopardo delle nevi
che fa lo scivolo nei canaloni
e si rintana tra cenge e crode
a lanciar pietre non visto, per gioco –
la coda un arco grigio fino al cielo,
spettri di ghiaccio gli occhi -
la voce selvaggia di risonanze
che graffiano il cuore.

domenica 31 gennaio 2016

In volo

Avessi la tua voce nelle orecchie,
Silenzio di montagna -
dove il farfaro sboccia la tua luce
avessi il tuo respiro sulla pelle,
il fruscio del tuo passo alle spalle –
volerei leggera come i fili d’erba
che tu accarezzi,
come le foglie di faggio
che il vento depone nel tuo abbraccio.

venerdì 22 gennaio 2016

Borgato

Mi basta attraversare il ponte
per incontrare nel quadrato
tra via Oderda, via Mulino e via Nallino
una bambina che mi aspetta –
frangetta bionda
cappotto grigio
calze spesse
occhi curiosi.
Con un sorriso di rimprovero
mi scorta nel quartiere dell’assenza
e del silenzio – aridi
torrenti ghiacciati, finestre vuote,
portoni murati.
Entra in una casa d’angolo
sbiadita – senza parlare la guardo
salire quelle scale
fino al balcone del primo piano
e voltarsi - con un sorriso
di rammarico negli occhi grigi.

mercoledì 13 gennaio 2016

Augurio

Il silenzio ti avvolga e ti protegga
come abbraccio geloso di amante
come carezza invisibile di madre
come utero fecondo di frutti.


Come alcova trepidante di baci
ti avvolga e ti protegga il mio silenzio.

mercoledì 6 gennaio 2016

Köln, Silvesternacht 2015

Hass gegen das Weibliche,
Das ewige Weibliche –
Gewalt gegen die Musik,
Die zauberhafte Musik –
Zerstörung gegen die Nacht,
Die freudenvolle Nacht -

Nichts ist zerbrechlicher
Als Musik
Und Nacht
Und Weib
In der leuchtenden Stadt.


Odio contro il Femminino,
l'Eterno Femminino -
Violenza contro la Musica,
la magica musica -
Distruzione contro la Notte,
la gioiosa notte -

Niente è più fragile
che Musica
e Notte
e Donna
nella Città splendente.