sabato 1 agosto 2015

Osmosi

Calipso
Di corteccia e corallo ero vestita
quando è approdata all'isola la nave:
ne è sceso un marinaio solitario,
lo sguardo d'alga, la voce straniera.
Di corteccia e corallo s'è vestito,
sulla mia isola ha preso dimora:
il mio sguardo s'è fatto d'alga,
la mia voce – straniera.

Ulisse
Di corallo e corteccia era vestita,
tra i capelli la promessa dell’alba.
Il suo sorriso mi è venuto incontro
carico di carezze e di ricordi,
i suoi occhi studiavano i miei occhi,
decifravano il mio segreto oscuro.
Sotto la mia corteccia di corallo
il suo sguardo mi ha riconosciuto –
ho nascosto il suo nome tra i ricordi
dell’alba, tra parole impronunciate.

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