sabato 14 aprile 2012

Nuvole di montagna

                                                                (allegro - andante - allegro non troppo)

Nuvole di montagna
nella musica del vento
dagli estremi della volta del cielo
si dilatano
si sfaldano
si ramificano
si fanno mani e dita protese
ad incontrarsi.

                   Si sfiorano
                   e subito
                   sono sospinte
                   via:
                   mutano
                   forma
                   e si dissolvono
                   nel sereno.

Così noi due.
Così tutti noi,
uomini-separati.
Così ciascuno, nel suo destino:
da grumo opaco di resistenze
farsi nube sottile, diafana
di luce,
che si espande
fino a dissolversi
nella volta
del cielo.

4 commenti:

  1. La leggerezza delle nuvola...bella ed efficace immagine poetica.
    Buon fine settimana

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  2. Grazie! Mi rendo conto di aver inconsciamente alluso alle "Nuvole" di De André e all' "Insostenibile leggerezza dell'essere" di Kundera
    Buon fine settimana anche a te

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  3. Gabriella! Stavo proprio per scriverti che mi hai fatto venire in mente "vanno, vengono, qualche volta ritornano". Immagini potenti e un po' vertiginose. Grazie.

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  4. Grazie a te, Giulia! Voglio aggiungere una frase, letta non so più dove, che sicuramente ha "agito" sulla mia ispirazione: "Se ti scordi il mio viso, fermati e guarda le nuvole che vanno sul dorso delle montagne: mi ricorderai". Buona domenica

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