È un gigante
dai piedi d’argilla
chi vede ovunque
nemici attentare
alla sua maestà di bambino
ancorato ai ricordi dei torti
subiti
come a una carta d’identità
che non si può smarrire
pena la morte.
È un gigante dai piedi d’argilla
chi a colpi di maglio difende
la sua franosa fortezza-prigione
da assalti inesistenti –
non sa che la minaccia
di crollo corrode da dentro
un edificio senza fondamenta
e baricentro –
non sa di avere piedi d’argilla.
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