Si
è madri per sbaglio o per scelta
o
per caso o per legge di natura –
nessuna
sa se ne sarà capace
finché
non ne fa prova.
Una
madre è perfetta se a ricordo
del
legame nel figlio
la
sola cicatrice è l’ombelico –
ma
benedetti i figli
che
sanno l’arte giapponese
del
kintsugi – l’arte di ricomporre
i
cocci di un vaso di porcellana
fragilissima
con un filo d’oro
sulle
fratture.
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