giovedì 14 giugno 2018

Papà giocava a scacchi


Papà giocava a scacchi
con abilità di campione,
conosceva ogni mossa e le varianti
e d’ogni spostamento prevedeva
tutte le infinite ripercussioni
nel magico quadrato bianconero
dove i due eserciti schierati
impassibili obbedivano ai suoi ordini.
Io non ho mai voluto ricordare
le regole d’un gioco che t’illude
d’essere un dio, un generale
onnipotente – mentre
sei solo una pedina
che nemmeno vede il recinto
della scacchiera 
e pur amando gli assi cartesiani
e le simmetriche geometrie
di quel balletto
mi limitavo bambina a guardare
con stupore un padre bambino, assorto
in quel fiabesco campo di battaglia.

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