Credevo
d’esser nato
dalla
parte giusta del Muro, a Marzahn –
alti
palazzi tutti uguali,
strade
larghe e diritte –
tutto
pulito, in ordine,
tutto
pianificato e controllato –
commiseravo
i ragazzi dell’Ovest
racchiusi
dall’altra parte del Muro
come
in una prigione
da
cui solo volando
potevano
uscire, mentre io
col
treno potevo liberamente
viaggiare
verso Est, arrivare a Mosca
addirittura
– non per niente
studiavo
russo, a scuola.
Eppure,
nessuno dei Wessies
cercava
di passare di qua –
erano
i miei concittadini, gli Ossies,
che
disperatamente
a
costo della vita
volevano
andare via.
Ma
quel 9 novembre 1989
i VoPos
non sparavano alla gente
che
lontano da Marzahn
a Brandenburger
Tor
scalava
il Muro da Est e da Ovest
scavalcava
il Muro, abbatteva il Muro –
e
tutta Berlino era in festa,
anche
noi qui a Marzahn –
e
io non capivo perché.
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