La luna è prigioniera
d'invisibili fili
che le velano il volto,
traiettorie segnate da sempre,
immutabili moti siderali –
la luna è stanca d’essere in gabbia
e mostra allo specchio del mare
l’altra faccia stasera –
la sua segreta,
la sua negata libertà.
venerdì 31 dicembre 2021
domenica 26 dicembre 2021
Nel grembo delle montagne (a mio padre)
Siamo sospesi
sullo spartiacque del tempo –
il sole nascente alle nostre spalle,
la luna al tramonto davanti a noi –
l’alba color del mare all’orizzonte,
la notte nel grembo delle montagne –
sullo spartiacque del tempo –
il sole nascente alle nostre spalle,
la luna al tramonto davanti a noi –
l’alba color del mare all’orizzonte,
la notte nel grembo delle montagne –
martedì 21 dicembre 2021
La lezione della neve
Dal lento cadere dei fiocchi di neve
a formare splendenti distese di neve
non hai imparato
che c’è un tempo
per turbinare isolati ed un tempo
per stringersi ben affiancati,
far fronte comune in schiera compatta –
non hai imparato
che non serve a nulla un fiocco da solo
ma serve ogni fiocco
a cucire il bianco piumino
a formare splendenti distese di neve
non hai imparato
che c’è un tempo
per turbinare isolati ed un tempo
per stringersi ben affiancati,
far fronte comune in schiera compatta –
non hai imparato
che non serve a nulla un fiocco da solo
ma serve ogni fiocco
a cucire il bianco piumino
che ci protegge con la sua bellezza.
giovedì 9 dicembre 2021
Parole per "Nuech dins la vila"
Io cammino per le strade
con la notte dentro il cuore –
è la notte delle strade
meno buia del mio cuore.
Sono solo nella notte,
la città è addormentata,
l’orologio della Torre
batte roco le sue ore.
Il mio tempo s’è fermato
la mia vita s’è fermata
nella notte senza fine
il silenzio non ha fine.
Il tuo volto e la tua voce
sono stati cancellati
i tuoi passi insieme a me
con la notte dentro il cuore –
è la notte delle strade
meno buia del mio cuore.
Sono solo nella notte,
la città è addormentata,
l’orologio della Torre
batte roco le sue ore.
Il mio tempo s’è fermato
la mia vita s’è fermata
nella notte senza fine
il silenzio non ha fine.
Il tuo volto e la tua voce
sono stati cancellati
i tuoi passi insieme a me
sono stati cancellati.
Nuech dins la vila è un ipnotico rondeau di Simonetta Baudino
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vuoto
giovedì 25 novembre 2021
Entanglement
Chissà se vale anche per noi
l’equazione di Dirac come
per il pendolo, che si ricorda
delle masse primordiali
e non riesce a staccarsene –
ma noi nemmeno con una carezza
ci siamo sfiorati,
da troppo alte montagne
siamo separati –
l’equazione di Dirac come
per il pendolo, che si ricorda
delle masse primordiali
e non riesce a staccarsene –
ma noi nemmeno con una carezza
ci siamo sfiorati,
da troppo alte montagne
siamo separati –
domenica 24 ottobre 2021
Altri mondi
Un frullo di pernici –
mondi di piume di pelo di squame
che l’essere parlante ignora
o sfrutta o sfratta
credendosi il padrone del pianeta
e di tutti gli ammassi di galassie
che striano il buio della notte –
un frullo di pernici
e l’erba vibra, grata
d'essere accarezzata,
non calpestata.
lunedì 13 settembre 2021
Unter den Linden
I ragazzi escono da scuola,
i libri in mano, i passi svelti –
senza veder nient’altro che sé stessi.
Io scendo a Breo avvolta di tramonto,
un libro in mano, i passi lenti.
Mi guardo intorno sotto i tigli
e ancora riconosco
il loro allegro vociare, il riso
adolescente, ma dalle panchine
vuote raccolgo il dono del presente.
i libri in mano, i passi svelti –
senza veder nient’altro che sé stessi.
Io scendo a Breo avvolta di tramonto,
un libro in mano, i passi lenti.
Mi guardo intorno sotto i tigli
e ancora riconosco
il loro allegro vociare, il riso
adolescente, ma dalle panchine
vuote raccolgo il dono del presente.
lunedì 30 agosto 2021
Interferenza
C’è stata una violenta interferenza
nella mia vita, un’onda d’urto
ha sconvolto l’intreccio
regolare delle sue sinusoidi –
un corpo estraneo m’è stato impiantato.
C’è stata una reazione di rigetto
nella mia vita, un’onda d’urto
ha sconvolto l’intreccio
regolare delle sue sinusoidi –
un corpo estraneo m’è stato impiantato.
C’è stata una reazione di rigetto
da parte mia –
ma le frequenze d’onda aliene
hanno spazzato via
ogni possibile armonia.
ma le frequenze d’onda aliene
hanno spazzato via
ogni possibile armonia.
domenica 8 agosto 2021
La montagna ferita
È crollato un pilastro
del Pelvo, la montagna
espone ora la sua carne d’argento,
la sua fragilità all’aggressione
degli sguardi, agli insulti
dell’entropia.
È crollato un pilastro del Pelvo –
non la montagna.
del Pelvo, la montagna
espone ora la sua carne d’argento,
la sua fragilità all’aggressione
degli sguardi, agli insulti
dell’entropia.
È crollato un pilastro del Pelvo –
non la montagna.
giovedì 5 agosto 2021
L'andatura
Ho lasciato a te
di fare l’andatura –
io guardavo le nuvole
davo i nomi ai fiori
ascoltavo la voce delle pietre –
ma la tua era sempre più lontana
i tuoi passi sempre più lontani –
non distinguevo più la tua figura
fra le ombre del bosco e delle rocce –
ero ormai sola a fare l’andatura.
di fare l’andatura –
io guardavo le nuvole
davo i nomi ai fiori
ascoltavo la voce delle pietre –
ma la tua era sempre più lontana
i tuoi passi sempre più lontani –
non distinguevo più la tua figura
fra le ombre del bosco e delle rocce –
ero ormai sola a fare l’andatura.
sabato 31 luglio 2021
Il comandamento di Spinoza
I passi sulla ghiaia non annunciano
il tuo arrivo, ma il pianto
mi rimane in fondo al cuore.
Solo i bambini piangono – mi dico –
e penso al comandamento
di Spinoza: Non ridere
non piangere non disprezzare –
capisci.
il tuo arrivo, ma il pianto
mi rimane in fondo al cuore.
Solo i bambini piangono – mi dico –
e penso al comandamento
di Spinoza: Non ridere
non piangere non disprezzare –
capisci.
martedì 27 luglio 2021
Abbi pietà
Mai nessuno prima di te m’ha detto
“abbi pietà” –
come un poeta petrarchista
alla donna che non contraccambiava
l’amore dichiarato nei suoi versi –
ma non si può andare indietro nei secoli…
Abbi pietà tu di me e dell’amore
dichiarato nei miei versi –
l’amore che mi fascia
come un bozzolo di luce,
fiorisce sulle cicatrici,
mi riempie di stupore e di parole.
“abbi pietà” –
come un poeta petrarchista
alla donna che non contraccambiava
l’amore dichiarato nei suoi versi –
ma non si può andare indietro nei secoli…
Abbi pietà tu di me e dell’amore
dichiarato nei miei versi –
l’amore che mi fascia
come un bozzolo di luce,
fiorisce sulle cicatrici,
mi riempie di stupore e di parole.
mercoledì 21 luglio 2021
"Post nubila Phoebus"
Le nubi non spengono il sole,
lo nascondono –
anche attraverso le nuvole
filtrano i suoi raggi, si sente
il suo calore –
e la vita continua.
lo nascondono –
anche attraverso le nuvole
filtrano i suoi raggi, si sente
il suo calore –
e la vita continua.
giovedì 15 luglio 2021
Lorelei
C’è profumo di festa oggi nell’aria,
il giardino è fiorito d’ombra e canti –
tu sciogli i tuoi capelli nel tramonto
e l’acqua inghiotte case, vite e sogni –
adesso so perché sono così triste,
perché una fiaba dei tempi andati
non mi vuole uscire di mente…
tu sciogli i tuoi capelli nel tramonto
e l’acqua inghiotte case, vite e sogni –
adesso so perché sono così triste,
perché una fiaba dei tempi andati
non mi vuole uscire di mente…
mercoledì 7 luglio 2021
Il filo d'erba
Ho radici sottili
che entrano appena nella terra –
senza farle male.
A me pure la falce
non farà male.
che entrano appena nella terra –
senza farle male.
A me pure la falce
non farà male.
mercoledì 16 giugno 2021
Compagne
Pinguicola e ambretta
mi erano compagne nella nebbia –
l’ambretta sgranava i suoi occhi
di sole alle parole
inutili, insensate degli umani –
la pinguicola raccoglieva
nelle foglie le lacrime
congelate nei miei occhi.
mi erano compagne nella nebbia –
l’ambretta sgranava i suoi occhi
di sole alle parole
inutili, insensate degli umani –
la pinguicola raccoglieva
nelle foglie le lacrime
congelate nei miei occhi.
domenica 9 maggio 2021
Gigante dai piedi di argilla
È un gigante
dai piedi d’argilla
chi vede ovunque
nemici attentare
alla sua maestà di bambino
ancorato ai ricordi dei torti
subiti
come a una carta d’identità
che non si può smarrire
pena la morte.
È un gigante dai piedi d’argilla
chi a colpi di maglio difende
la sua franosa fortezza-prigione
da assalti inesistenti –
non sa che la minaccia
di crollo corrode da dentro
un edificio senza fondamenta
e baricentro –
non sa di avere piedi d’argilla.
dai piedi d’argilla
chi vede ovunque
nemici attentare
alla sua maestà di bambino
ancorato ai ricordi dei torti
subiti
come a una carta d’identità
che non si può smarrire
pena la morte.
È un gigante dai piedi d’argilla
chi a colpi di maglio difende
la sua franosa fortezza-prigione
da assalti inesistenti –
non sa che la minaccia
di crollo corrode da dentro
un edificio senza fondamenta
e baricentro –
non sa di avere piedi d’argilla.
sabato 1 maggio 2021
Le parole fra noi
«When a subject is finished,
Words are handed away».*
Non c’è altro da aggiungere. Anche
le parole fra noi sono finite –
quelle parole che solo tu dici
e per me sola risplendono
come le luci calde della casa
che apre le sue porte allo straniero –
come verità dimenticate
o promesse rimaste ad aspettare.
Words are handed away».*
Non c’è altro da aggiungere. Anche
le parole fra noi sono finite –
quelle parole che solo tu dici
e per me sola risplendono
come le luci calde della casa
che apre le sue porte allo straniero –
come verità dimenticate
o promesse rimaste ad aspettare.
*Emily Dickinson, 1204
martedì 13 aprile 2021
Il tempo degli abbracci
Se per noi tornerà il tempo
degli abbracci, oseremo ancora?
O rimarremo per sempre a distanza,
separati da una barriera
di paura, sospetto e diffidenza –
corpi lontani, braccia
che non si stringono –
volti lontani, labbra
che non si sfiorano –
occhi lontani, sguardi
che non si incrociano più –
degli abbracci, oseremo ancora?
O rimarremo per sempre a distanza,
separati da una barriera
di paura, sospetto e diffidenza –
corpi lontani, braccia
che non si stringono –
volti lontani, labbra
che non si sfiorano –
occhi lontani, sguardi
che non si incrociano più –
domenica 4 aprile 2021
Aprile e i ciliegi
Sotto i ciliegi in fiore
vorrebbe abitare aprile,
farsi riparo dei loro ricami
di neve contro il cielo –
invece dissolve quel tetto e
riveste la collina
di carezze e candore,
dona alla terra a piene mani
le morbide stelle dei petali –
per dissolvere l’accusa di crudeltà*,
per seminare bellezza e leggerezza –
vorrebbe abitare aprile,
farsi riparo dei loro ricami
di neve contro il cielo –
invece dissolve quel tetto e
riveste la collina
di carezze e candore,
dona alla terra a piene mani
le morbide stelle dei petali –
per dissolvere l’accusa di crudeltà*,
per seminare bellezza e leggerezza –
* April is the cruellest month (T. S. Eliot)
martedì 30 marzo 2021
Cristallo
Mi avevi detto
“per cristallo ti voglio”
e io mi son fatta cristallo –
cristallo di diamante
immobile e impassibile
per resistere a temperature
e pressioni inaudite,
inscalfibile in superficie
ma fragile come vetro soffiato
lungo le faglie segrete
del processo di cristallizzazione,
invisibile se non lo colpisce
un raggio di sole –
per farsi arcobaleno.
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domenica 21 marzo 2021
Autoritratto
Non sono una foglia secca
risucchiata dal vento
e trasportata dove non vuole andare –
sono un’aquila che gioca col vento
sfrutta le correnti ascensionali
sfida i vortici senza stordirsi
plana sulle sue ali possenti –
e non c’è turbine che possa abbatterla.
risucchiata dal vento
e trasportata dove non vuole andare –
sono un’aquila che gioca col vento
sfrutta le correnti ascensionali
sfida i vortici senza stordirsi
plana sulle sue ali possenti –
e non c’è turbine che possa abbatterla.
sabato 13 marzo 2021
Al nuovo nido
Il merlo a marzo
mortifica la morte
instancabile fischiando melodie
e richiami, allegria e speranza –
instancabile portando rametti
e paglie nel folto dei bambù –
al nuovo nido
che accoglierà le uova ed i pulcini –
mortifica la morte
instancabile fischiando melodie
e richiami, allegria e speranza –
instancabile portando rametti
e paglie nel folto dei bambù –
al nuovo nido
che accoglierà le uova ed i pulcini –
mercoledì 3 marzo 2021
Il guado
Ti trovi in mezzo al guado
la riva già lontana
l’acqua sempre più alta –
nessuna luna in cielo
nessuna stella eppure
devi uscire dal guado, impossibile
tornare indietro –
oltre il guado un richiamo
nel silenzio sempre più alto –
acqua – sempre più alta
buio – sempre più buio.
giovedì 4 febbraio 2021
Sul lago di Garda
La casa è costruita in riva al lago,
con le fondamenta nell’acqua –
la barca sempre pronta a salpare.
con le fondamenta nell’acqua –
la barca sempre pronta a salpare.
Così non ho avuto paura quando
presa la barca hai remato
verso il centro del lago – credevo
che come sempre saresti tornata.
presa la barca hai remato
verso il centro del lago – credevo
che come sempre saresti tornata.
A lungo ti ho seguita da terra –
avevi smesso di remare
e la barca dondolava leggera
al centro del lago
come se vi fosse ancorata.
Ma a poco a poco è calata una nebbia
glaciale, ha sommerso la conca,
ha impedito a me di vederti –
a te, di ritrovare questa riva.
avevi smesso di remare
e la barca dondolava leggera
al centro del lago
come se vi fosse ancorata.
Ma a poco a poco è calata una nebbia
glaciale, ha sommerso la conca,
ha impedito a me di vederti –
a te, di ritrovare questa riva.
giovedì 21 gennaio 2021
Corteggiamento
La nebbia si avvicina
silenziosa al Mondolé,
si distende ai suoi piedi –
e aspetta.
Lentamente gli accarezza
i fianchi, le spalle,
lo abbraccia sempre più stretto,
lo bacia sulla bocca –
e aspetta.
Aspetta
che la luce tramonti,
che sfumino i colori,
che il bianco trionfi.
silenziosa al Mondolé,
si distende ai suoi piedi –
e aspetta.
Lentamente gli accarezza
i fianchi, le spalle,
lo abbraccia sempre più stretto,
lo bacia sulla bocca –
e aspetta.
Aspetta
che la luce tramonti,
che sfumino i colori,
che il bianco trionfi.
lunedì 18 gennaio 2021
Vita mutatur
Sei entrata in ospedale
con il sorriso negli occhi,
neanche il tempo di dire
“Allontana da me questo calice” –
sorridevi anche nella foto
con la testa nel casco:
«Sembro il palombaro sulla copertina
di "Ventimila leghe sotto i mari"
che leggevo quand’ero bambina».
Adesso sei la bella addormentata
in un letto che respira per te,
sei un albero con rami e foglie –
rinascerai attraverso queste doglie.
con il sorriso negli occhi,
neanche il tempo di dire
“Allontana da me questo calice” –
sorridevi anche nella foto
con la testa nel casco:
«Sembro il palombaro sulla copertina
di "Ventimila leghe sotto i mari"
che leggevo quand’ero bambina».
Adesso sei la bella addormentata
in un letto che respira per te,
sei un albero con rami e foglie –
rinascerai attraverso queste doglie.
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