Siete
appena spuntati,
narcisi
della Pigna e genzianelle,
a
fatica forando il feltro d’erba
secca
che vi ha protetti nell’inverno –
siete
gli stessi
che
mezzo secolo fa coprivate
la
bara di mio nonno
Bernardino,
il tintore –
e
un nuovo inverno vi nevica addosso
sui
petali indifesi
sul
profumo ancora senza colore –
era
illusione, la primavera.
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