domenica 8 settembre 2019

Dopo Auschwitz


«Vietato essere inermi, dopo Auschwitz,
non basta essere onesti»
sostiene Primo Levi –
che ha preferito non vedere
il ritorno strisciante del fascismo,
del razzismo e dei loro precursori –
la religione strumentalizzata,
la paura del diverso nutrita
di parole cattive,
violente, deformate –
l’odio verso i poveri
che credono in Allah,
verso i diseredati
che affogano nel mare
diventato legge di Stato –
vergogna per lo Stato e per la Legge –
e gli onesti restano inermi, muti –
come già allora.

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